La Romantica

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“La donna scaltra sa vendersi, dove l’ingenua si concede.”

Mathurin Régnier

Era il 2007 quando capitai di sfuggita in questa discoteca/night, e ci capitai solo una volta, perchè qualche tempo dopo chiuse i battenti.

Ritornai nel 2009, non per fare festa, ma per vedere quel che rimaneva dove ogni giorno era spettacolo per gli ultimi 60 anni.

Regnava il disordine all’interno, si respirava l’aria di una festa appena finita, di uno spettacolo terminato, quel momento in cui la musica viene spenta e tutti sono appena andati a casa dopo aver affollato il guaradaroba.  La festa é finita!

La pista da ballo é vuota e silenziosa, l’orchestra é partita, e al bar non c’é più nessuno.

Tutto tace fra tavolini rovesciati e bicchieri rotti, ai piani superiori, nelle stanze delle prostitute c’é ancora odore di sesso…quanti uomini hanno goduto in quelle stanze? Quante persone hanno danzato in quella pista da ballo? Qui la festa é finita, per oggi e per sempre.

Villa Galli era una comoda dimora in stile tardo classicistico fatta costruire da Leopoldo Galli nel 1835 per abitarvi con la famiglia. La costruzione presenta proporzioni armoniose, con tre finestroni ad arco disposte su tre piani nel corpo principale sormontato da una torretta e affiancato da due ali. Si trova in un invidiabile posizione, ben visibile sulla diga, e segna in modo forte il paesaggio.

Dal 1951 é stata riconvertita in distinto locale pubblico da ballo con il nome di “La Romantica”. Chiude i battenti nel 2007, dopo quasi 60 anni di successo e viene venduta ad un imprenditore che desidera demolirla per costruire una palazzina moderna panoramica in uno dei punti più particolari del lago di Lugano.

Dopo vari tentativi di salvataggio da parte dei residenti e dei beni culturali la villa viene purtroppo demolita senza pietà nel 2013.

Un altro pezzo di storia che se ne va…

Le due foto raffiguranti la vita alla Romantica nei suoi anni d’Oro mi sono state inviate da Fausto Marino in esclusiva e rappresentano l’arrivo degli ospiti dal lago, accolti dal “Patron” e una scena divertente nel salone della scala. Risalgono agli anni ’60.

 

Jhonny

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